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domenica 3 maggio 2009

L'esplosione demografica

Il problema demografico non è più soltanto una minaccia per il futuro come lo era quando fu scritto The Population Bomb (1968) e c'erano soltanto 3,5 miliardi di esseri umani. La popolazione umana è ora di più di 6 miliardi, e sta ancora crescendo. Nei sei secondi necessari per leggere questa frase, saranno nate altre 18 persone. Ogni ora ci sono 11.000 bocche in più da sfamare; ogni anno più di 95 milioni. Eppure il mondo ha centinaia di miliardi di tonnellate di suolo agricolo in meno e centinaia di miliardi di litri di acqua in meno con cui coltivare derrate alimentari di quanti ne avesse nel 1968...un mondo in cui i consumi degli Stati Uniti sono tanto sfrenati che la nascita di un bambino americano medio è un disastro per i sistemi di sopravvivenza della Terra, e un mondo in cui la maggior parte della gente non è consapevole del ruolo della sovrappopolazione in molti dei problemi che ci travagliano...Tra le cause che stanno alla base della precaria situazione in cui si trova il nostro pianeta quella principale è l'eccessiva crescita della popolazione umana e il suo impatto sia sugli ecosistemi sia sulle comunità umane. Questi impatti sono i fili che collegano tutti i problemi, apparentemente slegati: foreste tropicali in fiamme, le spiagge lordate dai rifiuti, campi colpiti dalla siccità, la fotografie di bambini africani che muoiono di fame, ingorghi stradali, persone senza casa, l'AIDS, la cementificazione del verde, l'effetto serra, le pioggie acide, ecc. La crescita esplosiva della popolazione umana, il suo significato per voi e per i vostri figli e nipoti, e ciò che voi e i vostri amici potete fare per creare un futuro migliore: ecco di cosa parla questo libro.
(Tratto da: Paul R. Ehrlich, Anne H. Ehrlich
Un pianeta non basta 1991
Franco Muzzio Editore)

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