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venerdì 9 marzo 2012

250 milioni di donne non hanno accesso alla pianificazione familiare




Stime dell'Onu indicano in più di 250 milioni le donne che per vari problemi non hanno accesso alle politiche di pianificazione familiare, rimanendo esposte così ad alti tassi di natalità (5-6 e più figli per coppia) con tutte le conseguenze negative che tali tassi comportano per la salute delle donne e della popolazione generale, per gli alti tassi di mortalità infantile, per il mancato sviluppo, per la sottrazione di risorse, per la pressione demografica, l'inquinamento, le migrazioni ecc.
Le cause di questo mancato accesso alla programmazione familiare sono varie, tra cui la mancata accettazione culturale, lo scarso potere della donna, problemi di corruzione e di distribuzione delle risorse, fanatismi religiosi, ecc. Inoltre a livello internazionale per anni gli investimenti dei paesi sviluppati nel terzo mondo non hanno riguardato le politiche di salute riproduttiva. Finalmente gli Stati Uniti, dopo anni, hanno ripreso le politiche di finanziamento della pianificazione familiare, con l'accesso ai mezzi contraccettivi, maggior istruzione e maggior occupazione per le donne, lotta alla corruzione e alla arretratezza culturale. Purtroppo molte chiese si oppongono ancora alle politiche di controllo demografico, e ai primi posti nella politica per ritardare e contrastare l'uso di contraccettivi c'è la chiesa cattolica. Ma anche interessi nazionalistici e culturali locali sono alla base del contrasto alla contraccezione.
Il caso della contraccezione è solo un elemento di una generale mancanza di servizi di salute riproduttiva, il che comporta che mezzo milione di donne muoiono ogni anno durante la gravidanza e il parto, pari a quattro jumbo jet pieni che si infrangono tutti i giorni. Finalmente nel 2010 l'Onu ha stanziato 40 miliardi di dollari per politiche di salute riproduttiva nei paesi arretrati, ma il finanziamento complessivo rimane molto al di sotto di quello richiesto. Purtroppo arrivano pessime notizie anche dai paesi sviluppati dell'occidente, come Stati Uniti e Gran Bretagna. Qui i tassi di natalità stanno ricominciando a salire, tanto che sono allo studio contraccettivi a più lunga durata di azione che abbassi soprattutto la percentuale di gravidanze non desiderate.
(Da un articolo di Optimum Population Trust)

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