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sabato 5 maggio 2012

...INTANTO PROSEGUE LA COSTRUZIONE DI ITER



Forte dei finanziamenti europei (che nel caso della fusione calda non mancano) prosegue la costruzione di Iter- il reattore a fusione calda- nel sud della Francia. Nel servizio tratto dal Tg regionale si evidenzia la partecipazione italiana alla costruzione delle bobine di superconduttori, necessari a creare l'intensissimo campo magnetico necessario ad isolare e confinare il plasma contenente i protoni reagenti. Anche la fusione calda, come le LENR, potrebbe aprire prospettive nuove e inimmaginabili all'umanità e al pianeta. Una fonte di energia inesauribile e pulita, senza più scorie e senza emissione di gas serra. Se a ciò si aggiunge una controllata riduzione demografica che riporti, nel giro di uno o due secoli, il rapporto tra popolazione umana e pianeta ad un livello accettabile (si parla di due miliardi di abitanti), si può parlare di una UTOPIA POSSIBILE, cioè di un terra piena di verde e di foreste, di mari e cieli puliti, di città più belle e vivibili, di un benessere diffuso a tutto il pianeta senza devastazioni ambientali, senza eccessi di consumi, rifiuti, emissione di prodotti chimici e veleni. Senza conflitti etnici, senza razzismi, senza -ismi di qualunque tipo. Un mondo dove sia possibile tornare a dialogare tra gli uomini e tra uomo e natura. Dove l'uomo non consideri la natura come un posto da trattare senza alcun rispetto, dove -senza limiti- scavare, estrarre, costruire, impiantare, trivellare, trapanare, sbancare, traforare, riversare, scaricare, inquinare, bruciare...ma il posto in cui realizzare la propria umanità e in cui ritrovare i contenuti profondi che le piante, gli animali, i luoghi, i paesaggi, i fiumi, le rive del mare, i laghi, la bellezza del cielo ci comunicano ogni momento (ma oggi siamo ciechi e sordi).

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