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martedì 15 maggio 2012

LE ULTIME SULLA FUSIONE FREDDA-ECAT: ROSSI ACCELERA MA IL PROBLEMA E' LA SICUREZZA





 L'apparecchio di Rossi  ha ottenuto licenze di costruzione  in varie parti (specie nord Europa) ma non ancora quelle per l'uso civile. Si attende un altro importante test pubblico per ottobre 2012. L'impianto da 1 MW è stato già posto in produzione ed è attualmente in prova presso una struttura militare americana. Rossi ha recentemente dichiarato:

 “The 1 MW plant has been delivered and is working in a military concern. It has been made in the USA, after the October test of the prototype made in Italy; such prototype will be delivered, with the modifications which we will complete based on what we learnt from the model at work, to a European Customer in July. ”

  • L' ECAT 1 MW funzionante in USA è attualmente stabile con produzione di alte temperature.
  • Per l'uso industriale non sono ancora state concesse licenze.
  • Il prezzo è ancora di 1,5 milioni di dollari  
L'apparecchio è in continuo progresso tecnologico. Anche per quello di uso domestico si sta lavorando per stabilizzare la temperatura di funzionamento. Uno dei problemi principali dell'Ecat di Rossi è infatti quello di stabilizzare la resa energetica, ancora soggetta ad ampie oscillazioni. Inoltre le temperature variabili con la possibilità di raggiungere livelli elevati complica il problema della sicurezza (un altro punto debole dell'Ecat, specie per l'ottenimento dei brevetti e delle licenze per uso civile). Secondo Rossi la Leonardo Co che produce l'Ecat ( con sede in Florida-Usa) sta attivamente lavorando al problema sicurezza, pena il ritardo e l'eventuale fallimento del progetto. In particolare i Laboratori della Leonardo  starebbero studiando lo sviluppo  di un sistema di shut-off rapido dell'apparecchio in situazioni di emergenza. Il costo finale della macchina potrà risentire (anche molto) di queste ulteriori studi e certificazioni necessarie. In pratica la Leonardo Corp sta sviluppando un nuovo tipo di reattore che lavori con maggiore stabilità ed a temperature più elevate con resa intorno al +40 %di elettricità rispetto a quella in ingresso più la quota di calore grezzo. Si lavora sull'efficienza dei sistemi per trasferire l'energia prodotta e sul   controllo della  reazione mediante sistemi informatici. Il nuovo reattore è più piccolo, ciascuna unità ha un carico di 1,5 grammi di reagente ed una schermatura più sicura per i raggi gamma. Sono stati ridisegnati i sistemi per trasferire il calore in energia con modalità acqua-vapore, oli ad alta capacità di immagazzinamento, sistemi a sali fusi. Si lavora anche ad applicazioni Stirling Engines con espansione e contrazione di gas per trasferire energia.Il tutto per migliorare l'utilizzo industriale dell'apparecchio.




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