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mercoledì 27 giugno 2012

IL SILENZIOSO PIANTELLI, VERO PADRE DELLA FUSIONE FREDDA IN ITALIA


Riferisce un suo studente, che nel 1995 il Professor Piantelli aveva già sviluppato un reattore a fusione fredda basato sull'idrogeno gassoso e una matrice metallica di nichel. Lo sconcerto dello studente fu enorme quando si accorse che la macchina funzionava senza immissione di elettricità dall'esterno: provava a toccarla ma scottava talmente da far male. Eppure non c'era immissione di energia, non era collegata ad elettricità, nè era stata messa sotto il sole o su un fornello. Chissà cosa avrebbero pensato a quei tempi i detrattori della fusione fredda di questo scaldabagno ad energia nucleare, come costoro definiscono  i vari prototipi in studio nel mondo (tra cui l'E-cat di Rossi). Il prof. Piantelli, insieme al prof. Focardi realizzò un prototipo di questa "pila" intorno alla prima metà degli anni '90 in seguito ad alcuni fenomeni anomali che aveva osservato durante un esperimento di laboratorio eseguito nel 
lontano 1989. Si tratta tuttavia di un processo profondamente diverso da quello messo a punto per la prima volta da Fleischmann e Pons.
Recentemente la cella, coperta da 2 brevetti, ha superato con successo un periodo di test di oltre 10 mesi dove ha continuato a funzionare costantemente. Alimentata da  una cella con una potenza elettrica di 29 Watt. I risultati sono stati molto promettenti in quanto l’energia fornita in uscita è stata mediamente di 35 Watt con punte di 70 W. Oltre all’eccesso energetico, nel lungo periodo di test sono stati rilevati diversi fenomeni che indicano l’avvenimento di reazioni nucleari quali emissione di raggi γ, e residui di trasmutazioni con formazione di elementi originariamente non presenti all'interno della cella. Eppure, a differenza di Rossi, Piantelli non ha fatto pubbliche dimostrazioni, non ha pubblicizzato più di tanto  i risultati senza dubbio sorprendenti per i fisici mainstream. Anche il gruppo di Piantelli  sta pensando a  realizzare un prototipo pre-industriale di generatore di energia  basato su reazioni nucleari a bassa energia. Certo, con tutte le cautele del caso, con molto studio e molti esperimenti svolti silenziosamente nei laboratori ben identificati e di istituti conosciuti, con relazioni e pubblicazioni presso strutture scientifiche, insomma con uno stile diverso da quello di Rossi. Grazie ad alcuni finanziatori privati Piantelli e i suoi collaboratori hanno quasi pronto un prototipo funzionante.  Il prototipo è studiato per avere una potenza di circa 40 kW termici e 7 kW elettrici ed è previsto un tempo variabile per la realizzazione che potrà oscillare da uno a due anni in base alle difficoltà che si riscontreranno durante la costruzione. Successivamente verrà impostato il lavoro per la linea produttiva della macchina e l'apparato industriale necessari.  Per quest’ultima fase è prevista la creazione di una società (Nichenergy) che, almeno negli intenti attuali, sarà aperta anche ai piccoli investitori, ovvero a tutti coloro che sono interessati a far sviluppare e investire in tale tecnologia, realizzando un azionariato di tipo popolare.  Già lo scorso giugno, quindi circa un anno fa, Daniele Passerini notava come Piantelli e la figlia avessero appena presentato una domanda di brevetto per:




metodo e apparato per generare energia mediante reazioni nucleari di idrogeno adsorbito per cattura orbitale da una nanostruttura cristallina di un metallo (nichel).
se il ricercatore senese bruciasse nel tempo Andrea Rossi e la Defkalion nella gara dei brevetti, alla fine i tempi di sviluppo della tecnologia applicata diventerebbero secondari. Alcuni slide degli esperimenti effettuati da Piantelli sono stati presentati alla Conferenza per L' International Society for Condensed Matter Nuclear Science e sono riportati qui
Certo, sebbene non vi siano ancora evidenze definitive che confermino le LENR, il fatto che anche in Italia ricercatori di grande professionalità come il Professor Piantelli e  Focardi, e nel mondo come i professori Hagenstein, Arata, i professori dell'Università di Osaka, i ricercatori della Nasa, e tante altri siano impegnati nelle ricerche e confermino l'evidenza delle nuove energie, rendono il fenomeno della fusione fredda qualcosa di serio e comunque meritevole di essere attentamente studiato e la definizione  di "scaldabagni pseudo-nucleari" potrebbe ritorcersi contro  i cattedratici che l'hanno ironicamente coniata. Non sono mancate in passato episodi di incomprensione versdo nuove teorie che successivamente si sono rivelate valide.  La famosa lettera dei mille scienziati mainstream contro il piezonucleare del professor Carpinteri, colpevole di aver ricevuto finanziamenti pubblici per le sue ricerche, esprime una mentalità che, paradossalmente, è lungi dall'essere scientifica, visto che nella scienza le ipotesi debbono essere esplorate senza pregiudizi pesudo-accademici. Non è possibile esprimere ancora alcuna certezza definitiva sulle LENR, però non è possibile neanche tollerare veti pregiudiziali in base alle opinioni dei gruppi di potere che gestiscono università e istituzioni.  

 

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